Grotta Paglicci

La Grotta Paglicci è situata a circa 150 m s.l.m., lungo la parete sud del Promontorio del Gargano, immediatamente al di sotto della superficie di un gradone calcareo inciso da profondi solchi vallivi.

E’ appunto sulla riva sinistra di uno di tali solchi (Vallone di Settepende), poco a monte del suo sbocco nella pianura foggiana, che si apre la cavità. Dietro, dal gradone di 600 m di quota, la sovrasta il paese di Rignano Garganico.
La grotta fu già oggetto di ricerche tra il 1961 e il 1963 da parte del compianto prof. Zorzi , direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. Egli, assieme al suo giovane collaboratore F. Mezzena, vi compì le importanti scoperte che sono a tutti note, riguardanti sia la sfera dell’arte e delle industrie dal Paleolitico superiore, che quella paleoantropologica.
Dopo la scomparsa dello Zorzi, avvenuta nel 1964, il giacimento rimase esposto alle ingiurie dei frugatori clandestini. Fino a che , nel 1970, sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, ripresero le indagini a Grotta Paglicci, estendendole anche al deposito della piazzola antistante la grotta stessa, dove anticamente si apriva un riparo sotto roccia di notevole ampiezza.